Fibris
Filiere bosco resilienti, integrate e sostenibili
Conservare il bosco non significa isolarlo, ma riconoscerlo come parte viva della comunità e del suo sviluppo.
FIBRIS nasce per proteggere, rigenerare e valorizzare il bosco attivando una pianificazione multi-filiera che contribuisce alla gestione del territorio e alla valorizzazione delle sue vocazioni produttive, ambientali e sociali.
È una comunità che si fonda sull’ascolto e sulla ricerca partecipata, che restituisce conoscenze e opportunità al territorio. Sperimenta pratiche innovative in siti dimostrativi, trasformando l’esperienza in apprendimento condiviso. E integra tecnologie digitali avanzate per mappare, monitorare e proteggere il bosco, rendendolo più resiliente e accessibile.
FIBRIS è un progetto che guarda al futuro, dove la cura del bosco diventa occasione di crescita collettiva e di armonia tra uomo e natura.







Il bosco
FIBRIS gestisce 243.90.60 ettari di bosco ceduo, che costituiscono il 10% della superficie produttiva forestale complessiva del comune di Laurino. Questi boschi di castagno e querce circondano i campi coltivati e gli uliveti, integrandosi perfettamente con l’agricoltura.
L’attuale piano di gestione, prevede che i boschi cedui siamo tagliati a rotazione ogni 10 anni. Il legname viene venduto come legna da ardere o come materiale di costruzione a basso valore aggiunto. Dopo il taglio, il bosco resta esposto al rischio di incendio e vulnerabile al dissesto idrogeologico.
Questo regime estrattivo non impoverisce solo il bosco, ma anche la comunità: oltre a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e delle catastrofi naturali, i boschi rappresentano un inestimabile bacino di biodiversità. I boschi forniscono da sempre alimenti altamente nutritivi e materiali per le nostre costruzioni.
FIBRIS propone un piano di gestione partecipata basata sull’integrazione del bosco con filiere economicamente sostenibili, resilienti ed integrate.

Bosco è sviluppo territoriale

Bosco è comunità di pratica

Bosco è monitoraggio e pianificazione
Il bosco come risorsa economica
Il bosco è un organismo complesso dove popolazioni di piante ed organismi evolvono insieme succedendosi dal taglio, al sottobosco, al bosco intermedio e alla fine con la formazione di una canopia matura. I boschi rappresentano una risorsa fondamentale per le nostre economie, il loro sfruttamento, tuttavia, deve ispirarsi ai principi dell’economia circolare in modo da conservare il carbonio sequestrato nel bosco in tutte le attività economiche collegate. FIBRIS interviene nelle varie fasi della successione del bosco per sviluppare specifiche catene di valore in un’ottica di economia circolare e rigenerativa. Il taglio del bosco produce una grande quantità di cippato, attualmente considerato uno scarto ed un costo per l’industria boschiva locale. Combinando questo cippato con gli scarti di altre produzioni agricole – la sanza dell’olio, la vinaccia del vino, lo sterco dell’allevamento – è possibile produrre un compost di altissima qualità fortemente richiesto dal mercato dell’agricoltura biologica e rigenerativa. Nella fase di ricrescita, il sottobosco è l’habitat ideale per la produzione di funghi e bacche selvatiche richieste non solo nell’industria agroalimentare, ma anche in quella fitofarmaceutica in fortissima espansione. Allo stesso modo, nel bosco intermedio, è possibile produrre il miele di castagno o il miele di melata fonte di proteine e vitamine essenziali. Infine, il taglio del bosco produce materiale legnoso da valorizzare nell’industria della bio-architettura in forte crescita. La nuova strategia Europea incoraggia l’uso del legno nelle industrie dove il ciclo di vita dei prodotti legnosi è più lungo – come mobili e materiali edili. In questo modo, il carbonio sequestrato dagli alberi non viene disperso, ma conservato per sempre. FIBRIS favorisce lo studio di queste filiere e la sperimentazione di buone pratiche attraverso scambi di esperienze e siti dimostrativi, offre possibilità di formazione ai giovani per stimolare la formazione di nuove competenze in settori chiave per il futuro delle aree interne.
Il bosco come comunità
I boschi rappresentano da sempre l’identità culturale del Cilento interno. Dal realismo magico alle avventure dei briganti, questi luoghi misteriosi racchiudono la memoria storica di una comunità contadina antica. La gestione tradizionale del bosco è da sempre un sottile equilibrio tra la paura del selvaggio ed il bisogno di risorse.
L’industrializzazione e lo spopolamento delle aree interne ha rotto quest’equilibrio, facendo del bosco il metro di tutto ciò che manca nel confronto con la città. La gestione è quindi divenuta estrattiva, costosa, e pericolosa non solo perché espone le comunità al rischio di degrado ambientale, ma anche a quello climatico.
FIBRIS rimette il bosco al centro dello sviluppo locale. Collegando settori diversi come l’agricoltura, la farmaceutica e la bi-edilizia, il bosco apre una nuova strada per lo sviluppo delle comunità locali.
Tutti gli attori territoriali (aziende, associazioni ed istituzioni) sono coinvolti nella co-progettazione di un nuovo piano di gestione, basato sulla sperimentazione di buone pratiche, sullo scambio di esperienze e sulla ricerca delle migliori soluzioni.